09-02-13
CIAOOOOOO.. SONO VIVAAAA!!!!
Son passati una decina di giorni
dall’inondazione e devo dire che la posizione della casa dove alloggio è molto
sicura.
Il fiume si è riempito fino a 22 metri superando il
ponte, uno spettacolo mostruoso.
Io mi sono parecchio spaventata,
non sapevo come comportarmi dato che non mi sono mai trovata in una situazione
del genere. Le linee telefoniche avevano smesso di funzionare per 3 giorni e
non potevamo comunicare con nessuno, avvisarli che nonostante tutto stavamo bene
e al sicuro.
Quella notte sono rimasta sveglia
fino alle 3 del mattino. A ogni ora andavamo a controllare il livello del fiume
che si alzava sempre più, ma ci voleva ancora un po’ prima che arrivasse da
noi, quindi ho fatto un sonnellino. Dopo 3 ore sento Erika rientrare in casa
(lei tranquilla era andata a dormire alle 23) comunicandoci alle 6 che il
livello del fiume era ancora salito, incredula vado a controllare.. e si, si
era ancora alzato dalle ultime 3 ore.
Decidiamo di prendere le valigie
e dirigerci verso la collina alla scuola di evacuazione, inconsapevoli che si
era formato un altro fiume dall’altra parte della strada. Controlliamo tutte le
vie, non c’era niente da fare. Scoraggiati torniamo a casa sperando che non si
sarebbe alzato ancora, infatti il livello si era fermato, tanto che la sera si
era abbassato parecchio e io ho fatto un sonno tranquillo.
Come già da giorni la televisione
era accesa tutto il giorno sul telegiornale, vedevo immagini di Bundaberg che
era completamente sotto l’acqua, e non ho fatto altro che pensare che se non
avrei preso il coraggio di fare l’autostop, mi sarei trovata proprio lì, a
Bundaberg, dove c’è stato il peggio, senza nessuno che potevo conoscere, senza
poter comunicare al telefono.. già non ero felice per la disavventura con
l’autobus, se poi mi trovavo lì, giuro mi sarei fatta una nuotata con le mucche
e i maiali nel fiume!
In lieto fine è andato tutto
bene.
Il week-and dopo io e Nicola (un
altro ragazzo conosciuto a Mildura), decidiamo di andare con il suo supervisor
e le figli nel suo ranch a Ban Ban Springs, immensi prati verdi e pace, e
niente da fare. Praticamente io e lui abbiamo passato 2 giorni a lanciarci
sassolini addosso o chi faceva più punti a toccare un filo d’erba con il sasso,
guardare i bambini che facevano il bagno in un laghetto alquanto disgustoso e
vederli prendere pesciolini o fare il count down per gare a cavallo. Senz’altro
un’esperienza da scoprire ma da non rivivere.
Una cosa bella che ci ha fatto
vedere è stato un lago che si è formato sopra un vulcano inattivo, davvero
molto carino, tranne la camminata sulla montagna! =)
All’inizio della settima ho
trovato lavoro. Praticamente dobbiamo pulire tutti gli alberi di mandarini,
arance o limoni da tutti i rametti e spazzatura che gli ha portato
l’inondazione.
La sveglia è molto presto, alle
4.30. Il lavoro è molto stancante, sotto al sole e torno a casa completamente
del colore della terra e buchi nelle mani per le spine degli alberi ma BEN
retribuito.
Per ora è tutto, spero in una
gita al mare con le francesi dato che hanno la macchina!